Tra le monete storiche italiane, la moneta da 20 centesimi del 1863 “Stemma” Vittorio Emanuele II rappresenta un pezzo di grande valore per i collezionisti e gli appassionati di numismatica. Questo articolo esplorerà le caratteristiche, la storia e il valore attuale di questa moneta, mettendo in luce perché è considerata una vera rarità nel panorama monetario italiano.
Origini e Storia della Moneta da 20 Centissimi
Il conio della moneta da 20 centesimi risale al 1863, un anno significativo per la numismatica italiana. In questo periodo, il Regno d’Italia stava iniziando a consolidarsi, e l’emissione di nuova moneta era necessaria per sostituire quella vecchia del Regno di Sardegna. La legge monetaria del 1862, infatti, segnò l’inizio di un cambiamento radicale nel sistema monetario del paese.
La moneta fu coniata in un numero estremamente limitato, solo 461 esemplari, e rapidamente ritirata dal mercato a causa della sua somiglianza con la moneta da 5 lire in oro. Questa caratteristica la rendeva vulnerabile a frodi, poiché poteva essere facilmente placcata in oro e confusa con una moneta di maggior valore. Nonostante il ritiro, alcuni esemplari sfuggirono alla distruzione e oggi sono ricercati dai collezionisti di tutto il mondo.
Caratteristiche e Valore Attuale della Moneta
Le specifiche della moneta da 20 centesimi “Stemma” sono impressionanti. Con un diametro di 16 millimetri e un peso di appena 1 grammo, presenta un design elegante e simbolico. Sul dritto, si può vedere il profilo del re Vittorio Emanuele II, accompagnato dalla scritta “VITTORIO EMANUELE II”. Il rovescio, invece, mostra lo stemma coronato dei Savoia, contornato dal collare dell’Annunziata, un elemento che sottolinea l’importanza dinastica della monarchia.
Per quanto riguarda il valore attuale, essendo classificata come R5, la sua quotazione sul mercato numismatico è notevole. I prezzi possono variare considerevolmente in base alla condizione della moneta. Un esemplare in stato splendido può raggiungere quotazioni intorno ai 90.000 euro, mentre un esemplare in condizioni più usurate, come BB (bellissimo) o MB (molto bello), può valere rispettivamente circa 40.000 e 25.000 euro. Nel caso di una moneta in Fior di Conio, le cifre possono superare addirittura i 110.000 euro, come dimostrato da un’asta avvenuta nel 2014.
- Numero di coni: 461 esemplari.
- Diametro: 16 mm.
- Peso: 1 grammo.
- Valore massimo: fino a 90.000 euro in stato splendido.
- Fior di Conio: venduta a oltre 110.000 euro all’asta.
La rarità di questa moneta, quindi, non deriva solo dalla sua storia, ma anche dalla sua difficile reperibilità sul mercato attuale. Gli esperti stimano che molti dei pezzi originali siano andati perduti nel corso degli anni, aumentando ulteriormente il fascino per i collezionisti seri.
In sintesi, la moneta da 20 centesimi del 1863 “Stemma” Vittorio Emanuele II non è solo un oggetto di valore economico, ma anche un importante pezzo di storia italiana. La sua rarità e il significato storico la rendono un’interessante aggiunta per chiunque voglia approfondire il proprio interesse per la numismatica e la cultura italiana.
Riflessioni Finali sulla Moneta da 20 Centesimi
In conclusione, la moneta da 20 centesimi 1863 “Stemma” Vittorio Emanuele II rappresenta un esempio straordinario del patrimonio numismatico italiano. La sua storia affascinante, le caratteristiche uniche e il valore collezionistico ne fanno un oggetto desiderato da molti. Con la continua ricerca e l’apprezzamento per i pezzi rari, è probabile che il suo valore possa continuare a crescere nel tempo, rendendola una vera e propria ricchezza per i fortunati possessori.
- Moneta storica con significativa rarità.
- Alta valutazione nel mercato collezionistico.
- Prezzo stimato in crescita per esemplari ben conservati.