Moneta da 1 Centesimo di Umberto I: scopri se hai un tesoro nascosto nel tuo cassetto!

Quante volte abbiamo trovato nel cassetto delle vecchie monete appartenenti ai nostri nonni o genitori, portandoci così a chiederci se abbiano un valore collezionistico? Una delle monete che potrebbe rivelarsi interessante è quella da 1 Centesimo di Umberto I. Questa moneta, coniata in un periodo di grande cambiamento per l’Italia, non solo ha una storia significativa, ma può anche rappresentare un valore economico per i collezionisti. Scopriremo insieme le caratteristiche di questa moneta, il suo stato di conservazione e come determinarne il valore attuale sul mercato.

Caratteristiche della moneta da 1 Centesimo Umberto I

La moneta da 1 Centesimo di Umberto I è stata coniata tra il 1895 e il 1900, in base al Regio Decreto n.459 dell’ottobre 1894. Questo decreto autorizzava la produzione di monete in bronzo di diverse denominazioni, tra cui 1, 2 e 5 Centesimi. Essa è realizzata in una lega di Rame e Stagno, con una composizione di 950 millesimi di Rame e 50 millesimi di Stagno. Ha un diametro di 15 millimetri e un peso di 1 grammo, rendendola una moneta di piccole dimensioni ma significativa nei suoi dettagli estetici.

Sul dritto della moneta possiamo osservare il profilo di Umberto I, volto verso sinistra. Intorno a questo ritratto troviamo la scritta “UMBERTO I RE D’ITALIA”. Sotto il collo del Re è presente la lettera “S”, che indica l’autore della monetazione, il noto incisore Speranza. Al rovescio, il valore nominale è ben visibile al centro della moneta, accompagnato dall’anno di conio. Questo lato è decorato con due rami di alloro, uniti da un fiocco nella parte bassa e dalla stella italiana nella parte alta. La lettera “R” infine indica che la moneta è stata coniata nella Zecca di Roma.

Valore collezionistico e stato di conservazione

Il valore della moneta da 1 Centesimo di Umberto I varia notevolmente in base allo stato di conservazione e all’anno di conio. Le monete possono essere classificate come C (Comune), NC (Non Comune) e R (Raro). Le emissioni del 1895, ad esempio, sono state coniate in oltre 13 milioni di esemplari e sono generalmente considerate comuni. Tuttavia, se una di queste monete si presenta in Fior di Conio, il suo valore può arrivare a circa 25 euro, mentre se danneggiata il valore scivola fino a un euro.

Alcuni esemplari del 1895 hanno una particolare variante: il numero 5 del millesimo è ribattuto sul numero 8. Queste monete rare possono raggiungere valori significativi, superando i 200 euro in ottime condizioni. Allo stesso modo, le monete dell’1896, con una tiratura di 3.730.000 esemplari, rientrano nella categoria Non Comune, e i loro valori oscillano tra i 3 e i 35 euro a seconda delle condizioni.

Per determinarne il valore attuale, i collezionisti considerano diversi fattori, tra cui:

  • Anno di conio
  • Tiratura e rarità
  • Stato di conservazione (Fior di Conio, qFDC, SPL, BB, MB)
  • Se possiedi una moneta da 1 Centesimo di Umberto I, prenditi il tempo necessario per valutarla. Potrebbe rivelarsi un’interessante scoperta, sia dal punto di vista storico che economico. Visita negozi specializzati o forum di collezionismo per avere un’idea più chiara del valore della tua moneta.

    Riflessioni finali sul valore delle monete storiche

    La moneta da 1 Centesimo di Umberto I è un affascinante pezzo di storia italiana. Oltre alla sua bellezza estetica, rappresenta un legame con il passato e con un’epoca di transizione per il nostro Paese. Esplorando il suo stato di conservazione e i vari aspetti economici legati al collezionismo, è possibile apprezzarne il vero valore.

    In sintesi, per un collezionista o un appassionato, ogni moneta racconta una storia e il potenziale valore commerciale dipende da criteri ben definiti. Se hai una moneta da 1 Centesimo di Umberto I, considera la possibilità di farla valutare per scoprire se hai tra le mani un tesoro nascosto.