Se sei un appassionato di numismatica o semplicemente curioso del mondo delle monete, probabilmente avrai sentito parlare della moneta da 10 Centesimi Ape PROVA. Coniata nel 1919, questa moneta rappresenta un esempio emblematico di come anche pezzi di piccole dimensioni possano avere un valore significativo nel contesto del collezionismo. Ma cosa la rende così speciale e quale storia si cela dietro di essa? Scopriremo insieme i dettagli che rendono questa moneta un vero tesoro da collezione.
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Caratteristiche Fisiche della Moneta da 10 Centesimi Ape PROVA
La moneta da 10 Centesimi Ape PROVA è stata coniata principalmente per testare la resa di diverse leghe metalliche. La composizione di questo pezzo è piuttosto interessante: è formata da rame (Cu 950), stagno (Sn 40) e zinco (Zn 10), ed è stata anche realizzata in prova su una lega di nichelio. Il diametro della moneta è di 22,5 millimetri e il suo peso è di 5,4 grammi, il che la rende facilmente maneggevole.
Riguardo al design, sulla facciata del dritto troviamo la testa nuda del Re Vittorio Emanuele III, che guarda verso sinistra. Intorno a questa immagine, la scritta in stampatello maiuscolo recita “VITTORIO EMANVELE III RE D’ITALIA”. Sul rovescio, invece, è rappresentata un’ape su un fiore, accompagnata dal valore nominale “C. 10” sul lato destro. Sotto l’ape, si trova la lettera “R”, che indica la Zecca di Roma. Inoltre, il bordo della moneta riporta la scritta “PROVA”, che varia in base alla versione dell’esemplare.
Valore Collezionistico e Versioni della Moneta
La classificazione della moneta da 10 Centesimi Ape PROVA è piuttosto complessa, con diverse versioni che possono variare notevolmente nel valore. Attualmente, la moneta è classificata come R2 e R3 nel dizionario della numismatica, indicando una rarità significativa. Esistono quattro varianti principali: quella con la scritta “PROVA” a sinistra, quella con la scritta sopra la data, quella con la scritta sotto la data e infine la versione in nichelio.
Le tre versioni classificate come R2, se in Fior di Conio, hanno un valore di mercato che si aggira intorno ai 1.500 euro. La versione in nichelio è ancora più rara e non ha un valore ufficialmente stimato, ma è stata battuta all’asta nel 1999 per una cifra sorprendente di 4.600.000 lire. Recentemente, esemplari di diverse varianti hanno raggiunto prezzi notevoli durante le aste: ad esempio, un esemplare con la scritta “PROVA” a sinistra è stato venduto per 1.955 euro nel 2013.
È importante notare che la condizione della moneta gioca un ruolo cruciale nel determinarne il valore. Esemplari in condizioni migliori tendono a raggiungere prezzi più elevati, quindi gli appassionati e i collezionisti devono prestare attenzione alla cura e alla conservazione dei propri pezzi.
Il mondo della numismatica è affascinante non solo per il valore monetario, ma anche per la storia e la cultura che ogni pezzo rappresenta. La moneta da 10 Centesimi Ape PROVA ne è un chiaro esempio, unendo bellezza artistica e significato storico. Se stai considerando di iniziare una collezione o sei già un collezionista esperto, tenere d’occhio questa moneta può rivelarsi una scelta vincente.
Riflessioni Finali sui Tesori Numismatici
La moneta da 10 Centesimi Ape PROVA è molto più di un semplice pezzo di metallo; è un simbolo della storia monetaria italiana e un oggetto di grande interesse per i collezionisti. La sua rarità e il valore collezionistico la rendono un simbolo del fascino che circonda il mondo della numismatica.
In sintesi, la moneta da 10 Centesimi Ape PROVA offre un’opportunità unica non solo di investimento, ma anche di scoprire la ricchezza della nostra storia attraverso la numismatica. Ogni pezzo racconta una storia e contribuisce a mantenere viva la memoria di un’epoca.