La moneta da 20 centesimi 1863: un tesoro numismatico che può valere oltre 110.000 euro

La numismatica è un campo affascinante e ricco di storia, che attira l’attenzione di collezionisti e appassionati di tutto il mondo. Tra le monete più ricercate c’è la moneta da 20 centesimi 1863 “Stemma” del Regno di Vittorio Emanuele II, un esemplare che non solo rappresenta un pezzo della nostra storia ma ha anche un valore economico notevole. Scopriremo insieme le caratteristiche di questa moneta unica, il suo contesto storico e le motivazioni che ne fanno un oggetto di desiderio per i collezionisti.

Caratteristiche della Moneta da 20 Centesimi 1863

Coniata nel 1863 dalla Zecca di Torino, la moneta da 20 centesimi è stata prodotta in un periodo di transizione monetaria per l’Italia, segnata dalla sostituzione delle monete da 25 centesimi del Regno di Sardegna. Realizzata in argento 835/1000, questo esemplare misura 16 millimetri di diametro e pesa 1 grammo. La sua produzione limitata, con soli 461 pezzi noti, conferisce a questa moneta un’elevata rarità sul mercato numismatico.

Sul dritto della moneta possiamo ammirare il profilo del Re Vittorio Emanuele II, rivolto verso destra, accompagnato dalla firma dell’autore, Giuseppe Ferraris, e dall’anno di conio. Nel contorno è presente la scritta “VITTORIO EMANUELE II”, che ne attesta l’origine. Al rovescio, invece, si trova uno stemma sabaudo coronato, adornato dal collare dell’Annunziata e circondato da rami di alloro, con la scritta “REGNO D’ITALIA” che impreziosisce il contorno.

Valore e Ricerche nel Mercato Numismatico

Il valore della moneta da 20 centesimi 1863 è soggetto a fluttuazioni significative, in base allo stato di conservazione. In condizioni eccellenti, come il Fior di Conio, il prezzo può raggiungere cifre stratosferiche, mentre esemplari in grado di mantenere lo stato SPL possono arrivare fino a 90.000 euro. Anche gli esemplari in stato BB e MB hanno stime di valore molto elevate, rispettivamente intorno ai 40.000 e 25.000 euro.

Le aste numismatiche hanno visto la vendita di questa moneta a prezzi incredibili. Durante un’asta, una moneta in FDC è stata battuta per oltre 110.000 euro, mentre un altro esemplare venduto in stato SPL ha raggiunto i 102.660 euro. Questi valori testimoniano non solo la rarità dell’oggetto, ma anche l’interesse crescente da parte dei collezionisti e degli investitori nel settore della numismatica.

  • Rarità: conosciuti solo 461 esemplari.
  • Materiale: argento 835/1000.
  • Price variations based on conditions, with potential reaches exceeding 100,000 euros.
  • Questa moneta, oltre a essere un oggetto da collezione, è un simbolo di un’epoca storica particolare per l’Italia, che merita di essere custodito e apprezzato. I collezionisti possono trarre grande soddisfazione dalla ricerca e dal possesso di tali esemplari, contribuendo alla conservazione della nostra storia monetaria.

    Considerazioni Finali sulla Moneta e il Collezionismo

    Per chi si avvicina al mondo della numismatica, la moneta da 20 centesimi 1863 “Stemma” rappresenta un punto di partenza affascinante. La combinazione di splendide caratteristiche artistiche e storiche, unita alla rarità, fa di questo esemplare un investimento interessante. Acquisire pezzi di questo genere non è solo una questione economica, ma anche di passione e interesse per la storia.

  • Investire in numismatica richiede ricerca e conoscenze specifiche.
  • Valutare sempre lo stato di conservazione prima di acquistare.
  • Partecipare ad aste e seguire mercati specializzati può portare a scoperte entusiasmanti.
  • In sintesi, la moneta da 20 centesimi 1863 “Stemma” non è solo un semplice oggetto di valore, ma un pezzo di storia che continua a interessare e sorprendere collezionisti e appassionati di numismatica in tutto il mondo. La sua singolarità e il valore intrinseco ne fanno un culto nel panorama monetario, evidenziando la bellezza e l’importanza della nostra eredità culturale.